Passa ai contenuti principali

La Primavera Perduta


Le coppiette ad aprile sono come le rondini

si prendono, si lasciano

si rincorrono

si abbracciano

si tengono per mano

si sbaciucchiano

poi si baciano di nuovo

come ti volti per vederli di nuovo

per addolcirti il cuore

non ci sono più

cerchi con lo sguardo

ma non ci sono

volati via

come le rondini di aprile.


Porta Caldari Ortona 10 aprile 2015

Pensieri e parole Sergio Iezzi


Commenti

Post popolari in questo blog

Fotografia di strada

Definire la fotografia di strada potrebbe essere un'ingiustizia alla sua natura libera, emancipata e multiforme, tuttavia, ne sento così tanto l'influenza che sorge in me il bisogno di fare almeno un tentativo. In poche riduttive parole   la fotografia di strada, o street photography, raggruppa qualsiasi fotografia fatta ovunque in luoghi pubblici.  Alcuni fotografi la legano al solo contesto urbano mentre altri esprimono tale concetto nella necessità della presenza di persone in questo tipo di foto.  Ma la linea di fondo è che ciascun fotografo di strada troverà il suo significato e gestirà il suo approccio ad essa in maniera completamente libera. Lo scopo della fotografia di strada pertanto varia da uno street photographer ad un altro. Alcuni fotografi sono interessati a documentare semplicemente la vita come la vedono, (avvicinandosi non poco a temi cari alla Straight Photography di Stieglitz) a volte aggiungendo la propria interpretazione alla scena. Altri vogliono da

ESTATE 2010

Ho sistemato gli asciugamani sulle sdraio. C'è gente. Chi parla, chi prende il sole ,chi legge,dalla riva g rida di bimbi. Le bestemmie, i nervi del parcheggio è sudore nella t-shirt che appendo All’ombrellone. Cerco di rilassarmi, ho dimenticato il libro,nella borsa del mare non c’è. Faccio un ultimo tentativo, ma sotto gli asciugamani non c’è. Devo fare a meno di due buone pagine di Remarque. Un bambino scappa e il fratello, disperato cerca riprenderlo tra le sdraio. E’ ora di fare il bagno, in fondo dietro la torretta del bagnino, il blu e l’azzurro mi chiamano. Il libro, ricordo bene di averlo messo nella borsa. Dopo il bagno mio figlio mi ha detto che l’ha tolto lui. E’ una vecchia copia introvabile con le pagine staccate, non vuole che si porti al mare. Cosi “L’obelisco nero” di Remarque è rimasto all’ombra degli scaffali della libreria. C’è un materassino di Hello Kitty a colori pastello, bellissimo, appoggiato all’ombrellone. Due bambini trascinano sulla passerella un canot