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C'è un momento nell'educazione di ogni uomo quando egli arriva alla convinzione che l'invidia è ignoranza; che l'imitazione è suicidio; che egli deve, nel bene e nel male, fare la sua parte; che sebbene il vasto universo sia pieno di bene, nessun chicco di grano nutriente può arrivargli se non attraverso la sua fatica applicata a quel fazzoletto di terra che gli viene dato da coltivare.

(Ralph Waldo Emerson)

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Fotografia di strada

Definire la fotografia di strada potrebbe essere un'ingiustizia alla sua natura libera, emancipata e multiforme, tuttavia, ne sento così tanto l'influenza che sorge in me il bisogno di fare almeno un tentativo. In poche riduttive parole   la fotografia di strada, o street photography, raggruppa qualsiasi fotografia fatta ovunque in luoghi pubblici.  Alcuni fotografi la legano al solo contesto urbano mentre altri esprimono tale concetto nella necessità della presenza di persone in questo tipo di foto.  Ma la linea di fondo è che ciascun fotografo di strada troverà il suo significato e gestirà il suo approccio ad essa in maniera completamente libera. Lo scopo della fotografia di strada pertanto varia da uno street photographer ad un altro. Alcuni fotografi sono interessati a documentare semplicemente la vita come la vedono, (avvicinandosi non poco a temi cari alla Straight Photography di Stieglitz) a volte aggiungendo la propria interpretazione alla scena. Altri vogliono da

La Primavera Perduta

Le coppiette ad aprile sono come le rondini si prendono, si lasciano si rincorrono si abbracciano si tengono per mano si sbaciucchiano poi si baciano di nuovo come ti volti per vederli di nuovo per addolcirti il cuore non ci sono più cerchi con lo sguardo ma non ci sono volati via come le rondini di aprile. Porta Caldari Ortona 10 aprile 2015 Pensieri e parole Sergio Iezzi

ESTATE 2010

Ho sistemato gli asciugamani sulle sdraio. C'è gente. Chi parla, chi prende il sole ,chi legge,dalla riva g rida di bimbi. Le bestemmie, i nervi del parcheggio è sudore nella t-shirt che appendo All’ombrellone. Cerco di rilassarmi, ho dimenticato il libro,nella borsa del mare non c’è. Faccio un ultimo tentativo, ma sotto gli asciugamani non c’è. Devo fare a meno di due buone pagine di Remarque. Un bambino scappa e il fratello, disperato cerca riprenderlo tra le sdraio. E’ ora di fare il bagno, in fondo dietro la torretta del bagnino, il blu e l’azzurro mi chiamano. Il libro, ricordo bene di averlo messo nella borsa. Dopo il bagno mio figlio mi ha detto che l’ha tolto lui. E’ una vecchia copia introvabile con le pagine staccate, non vuole che si porti al mare. Cosi “L’obelisco nero” di Remarque è rimasto all’ombra degli scaffali della libreria. C’è un materassino di Hello Kitty a colori pastello, bellissimo, appoggiato all’ombrellone. Due bambini trascinano sulla passerella un canot