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A volte si deve solo dire...

Oggi, intorno alle ventitre, nell'avvicinarci a casa, sentiamo distintamente gli schiamazzi di nostro figlio Francesco e della sua combriccola di sedicenni. In giardino avevano allestito una jam band acustica dedita alle rock seventiees.

Premo il pulsante del telecomando e mentre il cancello scorrevole comincia ad aprirsi sento mio figlio che urla "attento, ci sono i cani, potrebbero uscire". Infatti al di là vedo il faccione giocondo del mio hovawart di 5 anni che invito a fermarsi con il comando "resta". Premo di nuovo il pulsante del telecomando per far richiudere il cancello e lo ripongo nella pochette dele chiavi ma non mi accorgo che Lady la mia femminuccia di smooth collie lo attraversa per venirmi in contro. Il varco in cui si era infilata era già minimo infatti neanche la fotocellula aveva colto il suo passaggio. Nel suo lento incedere il cancello stava stringendo il collo della piccola Lady rimasta bloccata tra le fauci metalliche. Istintivamente tento di bloccarlo con la forza delle braccia. Mentre con un braccio provo ad impedire l'imminente stritolamento, puntellando anche i piedi contro la colonna vicina, con l'altra mano cerco disperatamente il telecomando nella pochette, la ricerca però è vanificata dall'uso di una sola mano. Se avessi lasciato la presa la cagnolina, che nel frattempo aveva cominciato a guaire nervosamente, probabilmente sarebbe stata strangolata dalle due pareti di ferro. Intanto, nel marasma del momento (mia moglie tentava di reggere l'anta, il piccolo Filippo cominciava a disperarsi per la scena che gli si stava realizzando davanti agli occhi) ecco che arriva Francesco che con un'energica spinta fa indietreggiare il cancello quel tanto che basta a far sgusciare via la testa di Lady. L'immediata reazione alla sfiorata tragedia è stata l'abbraccio alla piccola e il conforto a Filippo che non aveva retto la tensione ed era scoppiato a piangere.

Non potrò mai smettere di ringraziare per la tempestiva ed energica reazione di Francesco, e della sua maturità nell'alleggerire la tensione creatasi. Senza di lui forse oggi staremmo piangendo Lady ed io maledicendo la mia negligenza. 

Oggi ringrazio perché la provvidenza è stata generosa.

Oggi ringrazio perché ciò che ci è stato riservato è stato buono.

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